Attività
Presentazione al Vescovo Martini le attività rotariane svolte in ambito della salute.
Progetto rotary ideato e gestito da Angela Moneta.
In principio era il Rotary.
Poi venne il Rolex.
E purtroppo il Covid.
Trovare un legame fra Rotary e Rolex è normalmente difficile ma la pandemia da Covid ci è riuscita; in questa come in altre impensabili coincidenze, a cui il Covid 19 ci ha abituati, negli ultimi due anni, invadendo le menti delle persone e determinando assurdi comportamenti. Il Rotary nasce nel Il 23 febbraio del 1905 dalla lungimirante visione di Paul Harris, l’avvocato di Chicago che ha creato il primo club, per consentire a professionisti di vari settori d’incontrarsi per scambiare idee, instaurare amicizie significative e durature e sostenere la loro comunità. E anche la storia del Rolex è legata allo spirito pionieristico del suo fondatore, Hans Wilsdorf. Stesso anno 1905. A soli 24 anni, Wilsdorf creò a Londra un’azienda specializzata nella commercializzazione di orologi.
Iniziò così a immaginare un segnatempo che potesse essere portato al polso. Al polso dei rotariani? Certamente no. Wilsdorf e Harris hanno condiviso una data il 1905, poi il percorso delle loro idee è stato grandissimo e internazionale, ma lontanissimo nei contenuti e negli scopi per entrambe. Una sola coincidenza. E arriviamo allora ai tempi nostri e al Covid19. Da queste parti, a Voghera, in un momento di piena pandemia da Covid, nella visione di una speranza di salute, dopo un lungo periodo di mesi di fatica, tristezza, morte, e solitudine, un gruppo di Rotariani, nello spirito di Paul Harris, ha cercato di costituire un Servizio alla comunità che fosse di aiuto a uscire, tutti insieme, dalla pandemia: nasce cosi la linea vaccinale autonoma ROTARY STOP COVID.
Contemporaneamente altri (pochi per fortuna e per un tempo molto breve) sono riusciti a collegare un soggetto, il Rotary, con un oggetto, il Rolex credendo di offuscare la determinazione altruistica dell’idea rotariana; “agire al di sopra di ogni interesse personale”. E non c’è riuscito perché qui è nata la linea Rotary Stop Covid per aiutare a vaccinare. Tanto e in fretta.
Siamo felici di averlo fatto, di essere stati coprotagonisti di una rinascita e di essere stati una guida per tutti gli altri club del distretto che ci hanno seguiti. Noi abbaiamo pensato a come costruire un modello vaccinale, lo abbiamo integrato con la struttura sanitaria di riferimento, l’ASST di Pavia e lo abbiamo reso disponibile per tanti che in qualche modo hanno voluto mettersi al servizio della comunità.
Queste che di seguito raccontiamo, sono le storie di chi vi ha contribuito. Non solo dei rotariani ma di tutti quelli che hanno condiviso la voglia di essere utili con il Rotary e hanno supe- rato il timore di infettarsi lasciando le paure a casa e inondandosi di gel e sorrisi per 6 ore al giorno, giorno dopo giorno per 242 giorni. Per 10 mesi fino ad ora. Dalle 8 del mattino alle 8 di sera.
A queste persone è dedicato un grazie che si arricchisce di tutti i grazie delle persone vaccinate; nessuno ce lo potrà togliere e noi ne saremo sempre orgogliosi.